sabato 5 gennaio 2008
Potremmo parlare dell'impatto che decisioni superiori hanno sulla mia quotidianetà.
Per esempio, l'abolizione del TrenOk è stata un duro colpo. Viaggi a Milano a 18€ andata e ritorno, Eurostar, orari improponibili ma bagni decenti.
La scoperta dei volo low cost della Ryanair ha vagamente compensato. Vagamente, perché l'aereo è bello e veloce ma le ore in aeroporto sono la cosa più pallosa che esista.
E nessuno mi toglierà dalla testa che viaggiare in treno sia una delle cose più belle che esistano. Da soli, ma vorrei sperimentare la cosa anche in compagnia, perché no.
Il treno ti culla con una dolcezza che l'aereo non ha e che la macchina si sogna, addirittura.
Ah be', io, ovviamente, dormo. Però è un sonno che mi piace molto, con musica nelle orecchie e chiacchiericcio dei passeggeri. Certo, sto descrivendo il viaggio idilliaco che capita una volta ogni mille, però mi piace vederla così.
Il treno mi ricorda tanti racconti del 19esimo secolo, o dell'inizio del 20esimo. La solita storia che se non tento in tutti i modi di identificarmi con qualche personaggio di qualche romannzo non sono contenta. Ancora sogno viaggi sull'Orient Express, o transamericane con cuccette per 4, 5 notti.
Di quelli che mangi alla carrozza ristorante non per scelta ma perché non puoi fare altrimenti...
Ecco.


Io, la Trenitalia, la odio.

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posted by Camilla at 09:13 | Permalink |


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