domenica 10 giugno 2007
When panic grips your body and your heart is a hummingbird...
Sempre sulla scia dei profumi.
Leggere Suskind deve avermi cambiato la vita per l'ennesima volta. Post-it mentale: fare la lista anche di quelle letture che ti hanno cambiato la vita.

Comunque, sulla scia dei profumi. Ieri ho avuto finalmente il tempo di pulire la cameretta in lungo largo sotto sopra e anche di affidare all'amica-nemica lavatrice i chili di panni sporchi che non avevo avuto il tempo di calcolare.

Poi è giunto il momento di stendere tutto.

Dopo una notte passata in piedi tra il salone il giardino la camera di Sophie camera mia il corridoio nella speranza vana di trovare un posto un po' d'aria una stanza un qualcosa che mi permettesse di respirare (Ventolin Xyzall e quant'altro esiste di cortisonico e non erano già in corpo, ma evidentemente non fanno più effetto) ho dormito quasi 4 ore (wow!).

E quando ho riaperto gli occhi per la luce, per l'abitudine, per i coinquilini che scendevano le scale e per l'aroma del caffè, ho inspirato felice che i miei bronchi si fossero di nuovo dilatati normalmente.

E c'era quell'odore preciso di ammorbidente ed umido, che poteva ricordarmi solo una cosa, solo una casa.

L'appartamento di Chiara.

Così, nonostante abbia circa 20 ore di sonno su tutta la settimana, stamattina mi alzo con il sorriso. Aiutata da Sunday Morning dei Velvet Underground & Nico.

Quello che mi ricorda questo cd con la classicissima banana fluo di Andy Warhol non ho il tempo di scriverlo.

E mi ripeterei: Africa, vacanze al lago vicino Udine, ed il mio papà.


Per la prima volta, il titolo di un post non è tratto da una canzone di Damien Rice. Non mi è passata la cotta per questo irish boy, ma stamattina ero in vena di Bright Eyes. Ah, consigliatissimi.
 
posted by Camilla at 08:49 | Permalink | 1 comments
martedì 5 giugno 2007
Lonely, but never alone.
Sono tornata a Bruxelles, dopo lo stacchetto da sogno di Milano.
E' stato davvero carino; Chiara. Non ho neanche parole per descriverla, ma è stato....perfetto.

E siccome le mie parole non sono abbastanza, lascio voce e microfono al genio incontrastato di Lou Reed, accompagnato qui dai Velvet Underground.
La nozione di ''day'' può essere estesa a ''days'', e quella di ''you'' intesa al plurale.

Perfect Day

Just a perfect day,

Drink Sangria in the park,

And then later, when it gets dark,

We go home.

Just a perfect day,

Feed animals in the zoo

Then later, a movie, too,

And then home.



Oh it's such a perfect day,

I'm glad I spent it with you.

Oh such a perfect day,

You just keep me hanging on,

You just keep me hanging on.



Just a perfect day,

Problems all left alone,

Weekenders on our own.

It's such fun.

Just a perfect day,

You made me forget myself.

I thought I was someone else,

Someone good.



Oh it's such a perfect day,

I'm glad I spent it with you.

Oh such a perfect day,

You just keep me hanging on,

You just keep me hanging on.



You're going to reap just what you sow,

You're going to reap just what you sow,

You're going to reap just what you sow,

You're going to reap just what you sow...


Lou Reed & The Velvet Underground
 
posted by Camilla at 11:01 | Permalink | 0 comments