venerdì 26 ottobre 2007
Piove.
Dopo un anno a Parigi e sei mesi a Bruxelles, uno dovrebbe essere abituato alla pioggia, non credete?
E invece no. Lì la pioggia è parte integrante di quella geografia piatta e così diversa dai colori gialli, ocra e rossi che vedo in Roma. Lì la pioggia cade a pennello su abbaini, tetti a spioventi, alti palazzi o nuove strutture. Lì la pioggia annuncia la normalità, annuncia la neve, annuncia l'autunno, la primavera.
Qui la pioggia stona.
Non so come spiegarlo, ma stona!

Sinceramente, a me la pioggia piace. Ah! Che cavolata. A me piace quando, come oggi, posso decidere di non andare all'università e di rimanere in casa, a guardare il vuoto davanti a me con il libro di Scienza della Politica aperto (a pagina 10).
Mettere i piedi nelle pozzanghere è tutt'altro che divertente.

E poi, su, se pioveva, faceva anche freddo. A Roma no. Insomma, non freddissimo. E con la giacca pesante hai caldo. E con l'impermeabile hai freddo.

Chi è che aveva nostalgia delle mezze stagioni? Ah, io no di certo.

Si prospetta un week-end simpatico. Let's hope so!

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posted by Camilla at 10:42 | Permalink |


1 Comments:


  • At 31 ottobre 2007 alle ore 19:41, Anonymous Anonimo

    ah, ti capisco.
    milano quando piove è, e scusami il francesismo, una gran merda. io amo milano, ma vedi, se in primavera sboccia e senti la vita in ogni pezzetto di porfido, quando piove è solo una gran merda grigia e bagnata.
    mi piace la pioggia a stento quando non devo uscire e posso passare un'ora sotto la doccia calda. al massimo mi piace di notte. trovo intriganti le piogge estive, quando fa caldo, ma solo se sono nel mood easy, se no mi girano uguale.
    e sai cosa odio più di tutto? le mie scarpe da pioggia! sono grosse, sono nere, sono nike. ho detto tutto.